La ricetta del giorno è...
Risotto, speck, fragole e toma!
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Caratteristiche Organolettiche
- Il colore della pasta va dal bianco al giallo paglierino;
- Aroma fragrante e delicato;
- La struttura della pasta è finemente granulosa;
- Frattura radiale a scaglie;
- Occhiatura appena visibile;
- Lo spessore della crosta dipende dall’età del formaggio.
Latte piemontese, sale, caglio.
Crosta non edibile.
Lavorazione del Prodotto
- Il latte munto viene lasciato riposare;
- Viene posto in caldaie e portato alla temperatura di coagulazione;
- Dopo aver aggiunto il caglio, viene posta negli stampi e pressata;
- Con il sale grosso si procede alla salatura a mano;
- Inizia il periodo di stagionatura nelle grotte tradizionali o in locali che ne riproducono le condizioni climatiche;
- Durante questo tempo, le forme vengono ripetutamente girate.
Filiera & Materie Prime
- Utilizzo di solo latte piemontese;
- La filiera di produzione comprende le intere provincie di Biella, Cuneo, Torino, Novara, Verbania e Vercelli e alcuni comuni in provincia di Alessandria;
- Le mucche si nutrono di erbe e fiori dei pascoli di montagna.
Caratteristiche Distintive
- Caratteristico scalzo arrotondato ottenuto da uno stampo dedicato che conferisce alla Toma Piemontese DOP Botalla un aspetto unico;
- Perfetta ambasciatrice dalla tradizione casearia del Piemonte.
Valorizzazione
- Prodotta solo con latte proveniente da allevamenti selezionati del Piemonte;
- Sapore delicato reso più intenso con il prolungarsi della stagionatura;
- Nelle cantine di stagionatura la Toma riposa su assi di abete e acquisisce il suo patrimonio di profumi e sapori;
- Il risultato è una toma dal sapore dolce, pieno, e ad ogni morso si percepisce la qualità ed il profumo del latte 100% piemontese di alta qualità.
Abbinamenti
- Per apprezzarne tutte le qualità della Toma Piemontese DOP, bisogna degustarla a temperatura ambiente;
- In questo caso, si può abbinare la sua degustazione ad un vino rosso piemontese, come ad esempio un Gattinara, per un aperitivo a tutto gusto.
Ricette
La Toma Piemontese DOP è ottima per mantecare un risotto, rendendo filante e saporito ogni assaggio.
- Risotto alla barbabietola con tartufo;
- Risotto con salsiccia e zafferano;
- Risotto con crema di toma, salsiccia di Bra e riduzione di Barbera.
Consigli Nutrizionali
Curiosità
Siamo nell’anno Mille quando si sente parlare per la prima volta di Toma Piemontese.
Eppure, si dice che le sue origini risalgano addirittura ai tempi degli antichi romani. Quel che è certo, è che la toma sia nata sui monti alpini per il tentativo di recuperare il latte che era stato usato per fare il burro. Da quel momento, questo tipico formaggio piemontese riscosse così tanto successo da diventare molto diffuso già in epoca medievale.
Ma da cosa deriva la parola “toma”?
Ci sono diverse teorie sulla sua origine etimologica: secondo i dizionari dell’Ottocento, ad esempio, “toma” è il modo in cui i piemontesi erano soliti chiamare il formaggio.
Secondo altri, il termine proviene da “tomare”, verbo in dialetto che significa “cadere” che ricorda il modo in cui la caseina sprofonda nel latte a causa dell’azione del caglio.
Infine, un’altra versione ci racconta che il nome di questa specialità casearia piemontese si debba alla parola “tomme” con cui venivano chiamati alcuni formaggi simili nella vicina Francia.
Alla prossima curiosità!
