Caratteristiche Organolettiche
- Aspetto omogeneo e regolare;
- Colore giallo paglierino;
- Odore e sapore equilibrati nel matrimonio tra ripieno e sfoglia.
Ingredienti Pasta: farina di grano tenero italiano tipo “00”, acqua, semola di grano duro italiano, uova da galline allevate a terra. Ingredienti Ripieno: carne bovina di razza piemontese (12% sul prodotto finito), mortadella (carne di suino, trippini di suino, sale, zucchero, spezie, aromi, aglio, conservante: nitrito di sodio), uova da galline allevate a terra, prosciutto crudo (carne di suino, sale), carote, spinaci, pangrattato (farina di grano tenero tipo “0”, lievito di birra, sale), Grana Padano DOP (latte, sale, caglio, conservante: lisozima da uova), cipolle, olio di oliva, sale, sedano, aglio, rosmarino, maggiorana, alloro, noce moscata, Spolverati con farina di riso.
Può contenere tracce di pesce, molluschi, soia, senape, lupini.
Lavorazione del Prodotto
- Semplice soffritto di carote e cipolle;
- Rosolatura della carne;
- Riempimento del raviolo.
Filiera & Materie Prime
- Carne Fassona piemontese;
- 100% grano italiano.
Caratteristiche Distintive
- Prodotto freschissimo;
- A sezione quadrata;
- Sfoglia sottile;
- Sono sufficienti 3 minuti di cottura.
Valorizzazione
- Raviolo classico apprezzabile per la freschezza e la semplicità degli ingredienti;
- Sarà sufficiente aprirlo da crudo e sentirne il profumo;
- Paste fresche ripiene preparate tutte le mattine a partire da materie prime scelte prive di additivi.
Abbinamenti
Per esaltare il sapore dei ravioli di carne, abbina:
- Vini rossi piemontesi dal gusto fruttato e terroso come il Nebbiolo Cascina Fontana;
- Vini rossi giovani e secchi di medio corpo come il Dolcetto piemontese, una Barbera dell’Oltrepò Pavese, oppure un Merlot.
Ricette
Un piatto semplice ma ideale per realizzare numerose ricette:
- Classico ragù;
- Sugo di carne bianco;
- Burro e salvia;
- Mantecati con una noce di burro ed una spolverata di parmigiano reggiano.
Consigli Nutrizionali
CuriositÃ
Pensavi che l’origine dei ravioli fosse in Emilia Romagna, patria della pasta ripiena? Ti sbagliavi!
Di questa specialità , ne parla per la prima volta un importante gastronomo dell’epoca nella sua ricetta della torta di Apicio.
Ma la città in cui si diffuse più rapidamente a partire del Medioevo fu Genova. All’origine del nome, infatti, vi sarebbe il cognome del primo cuoco genovese a produrre questa pasta ripiena, che era proprio Ravioli. Soltanto secoli dopo, infatti, il raviolo sbarca in Emilia Romagna.
Anche Boccaccio elogia questo piatto nel suo Decamerone
All’interno di una novella dell’opera, paragona il paese di Bengodi ad un luogo in cui << eravi una montagna tutta di formaggio parmigiano grattugiato, sopra la quale stavan genti che niuna altra cosa facevan che far maccheroni e raviuoli, e cuocergli in brodo di capponi».
Alla prossima curiosità !
