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Caratteristiche Organolettiche

  • La parte magra si presenta con una colorazione tra il rosso e il rosa, mentre quella grassa va dal bianco all’avorio;
  • Odore e sapore leggermente salato e speziato;
  • Consistenza elastica.

Carne di suino, sale, spezie, destrosio, conservante: antiossidante

Conservare in frigo da 0° a max 7°

Lavorazione del Prodotto

Per ottenere lo speck Alto Adige IGP, vengono seguiti i seguenti procedimenti:

  • Salatura a macchina e a mano;
  • Salmistratura;
  • Asciugatura;
  • Affumicatura naturale su legno di faggio privo di resina;
  • Stagionatura minima di 22 settimane.

Filiera & Materie Prime

  • Carne di origine UE da fornitori qualificati dal consorzio di Speck Alto Adige IGP;
  • Le parti di suino accuratamente selezionate vengono trasformate in speck;
  • Carne insaporita a mano con sale marino e speciali miscele di spezie.

Caratteristiche Distintive

  • Specialità tipica dell’Alto Adige;
  • Lo Speck Alto Adige IGP si caratterizza per la forma a “cuore” o a “scudo”.

Valorizzazione

  • Lo Speck Alto Adige IGP è un prosciutto crudo leggermente affumicato e stagionato all’aria di montagna;
  • Inconfondibile per aspetto, profumo e sapore;
  • Ricetta tramandata da generazioni.

Abbinamenti

Il Re delle Dolomiti può essere gustato:

  • In uno sfizioso tagliere;
  • Pane al latte o focaccia ligure;
  • Con delle patate lesse;
  • Zucca stufata;
  • Asparagi.

Ricette

Questa specialità casearia è ideale per realizzare numerose ricette:

  • Riso con le mele;
  • Canederli alla Tirolese;
  • Torte rustiche.

Consigli Nutrizionali

Cosa distingue lo Speck da un classico prosciutto crudo?

È il processo di affumicatura, che lo caratterizza con un sapore più dolciastro e meno salato rispetto a quello del prosciutto crudo.

Secondo i dati dell’INRAN (Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione), per quanto riguarda l’apporto calorico, sia prosciutto crudo che speck presentano valori differenti: per il crudo si passa da circa 220 Kcal fino 320 Kcal, per lo speck si va dalle 260 fino alle 294 Kcal.

Lo speck, pur presentando una quantità di grassi saturi e colesterolo non trascurabile, presenta però una buona percentuale di grassi insaturi (circa il 65%).

Ma qual è la differenza trai grassi saturi e insaturi?

I primi sono più dannosi per l’organismo perché più difficili da metabolizzare e più facilmente accumulabili nel sangue, mentre gli insaturi sono meno dannosi e non sono coinvolti nell’ instaurarsi di patologie cardiovascolari, ma al contrario possono avere un ruolo protettivo.

Come comportarsi a tavola?

Un consiglio potrebbe essere una variante sfiziosa nella preparazione di una carbonara, dove il guanciale potrebbe essere appunto sostituito allo speck, oppure utilizzato per dare una nota gustosa ad uno sformato di verdure, al posto appunto del classico prosciutto crudo.

Al prossimo appuntamento con la nutrizione!

Silvia Piacentino

Biologa Nutrizionista

Curiosità

Lo sai che lo speck Alto Adige IGP è uno dei prodotti italiani più amati nel mondo?

Nel 1996, ha ottenuto la denominazione IGP, “Indicazione geografica protetta”e nel 2003 nasce il Consorzio per tutelare il vero Speck IGP dai prodotti che lo emulavano.

Ma da cosa deriva il termine speck?

Da due parole tedesche: “spec” e “spek”, che significano “spesso, grasso”. Anche se con nomi differenti, questo prodotto compare nei registri contabili dei macellai già a partire dal 1200. In origine, infatti, veniva prodotto dai contadini del Trentino Alto Adige che avevano necessità di conservare per tutto l’anno la carne dei maiali che venivano macellati a dicembre.

Alla prossima curiosità!

Mettiti alla prova!

1. Caratteristiche Organolettiche

2. Lavorazione del Prodotto

3. Filiera & Materie Prime

4. Caratteristiche distintive

5. Valorizzazione

6. Abbinamenti

7. Ricette

8. Consigli nutrizionali

9. Curiosità