Caratteristiche Organolettiche
Il formaggio Re delle Dolomiti presenta:
- Crosta di colore giallo paglierino con toni rossastri e forma convessa;
- Pasta di colore giallo tendente al bianco con occhiatura circolare;
- Odore delicato e aromatico;
- Sapore leggermente dolce con uno squisito accenno di noce;
- Consistenza morbida e leggermente elastica.
Latte pastorizzato, fermenti lattici, sale, caglio microbico.
Crosta commestibile
Lavorazione del Prodotto
Per ottenere il formaggio Re delle Dolomiti:
- La cagliata viene versata negli appositi stampi;
- Gli stampi vengono irrorati di acqua calda e si procede alla semicottura;
- Le forme vengono immerse in una salamoia leggera e lasciate ad asciugare a temperatura ambiente;
- Durante la stagionatura di 50 giorni si formano gli “occhi” e il suo gusto inconfondibile.
Filiera & Materie Prime
- Prodotto nel cuore delle Alpi;
- 100% latte di montagna senza OGM dell’Alto Adige;
- Il latte proviene dai masi di montagna ad oltre 1.200 metri di quota;
- Ogni stalla ospita una media di 14 mucche
Caratteristiche Distintive
Il formaggio Re delle Dolomiti è un prodotto unico:
- Lavorazione senza OGM e conservanti;
- Formaggio privo di lattosio;
- Adatto all’alimentazione vegetariana;
- L’etichetta che raffigura il massiccio montuoso del Catinaccio.
Valorizzazione
- Si tratta di una delizia speciale che unisce il meglio del latte di montagna altoatesino alla tradizionale produzione casearia;
- La consistenza al palato è compatta, ma comunque morbida ed elastica;
- Il suo odore è complesso e leggermente dolce;
- Al palato, si avvertono il suo aroma di nocciola e le sottili note di miele.
Abbinamenti
Il Re delle Dolomiti può essere gustato:
- Fuso o cotto alla piastra;
- Con verdure al vapore;
- Abbinato alla polenta con i funghi.
Ricette
Questa specialità casearia è ideale per realizzare numerose ricette:
- Pasta gratinata al forno con funghi e porri;
- Canederli con porri e burro;
- Quiche salate.
Consigli Nutrizionali
Come comportarsi a tavola con il Re delle Dolomiti?
Si tratta di un formaggio stagionato ottenuto da latte pastorizzato: queste sue caratteristiche lo rendono adatto al consumo sia in gravidanza (il latte pastorizzato e la stagionatura lo rendono più sicuro al consumo), sia nei casi di intolleranza al lattosio.
La quantità di grassi contenuti in Re delle Dolomiti non è particolarmente elevata: parliamo di 27 grammi su 100 g di prodotto paragonabile alla Fontina, quindi utilizzabile sia come secondo piatto considerando le linee guida ministeriali sia per porzioni, sia per le frequenze settimanali di consumo. Per un utilizzo più frequente? Una grattugiata su una pasta con verdure di stagione da far gratinare in forno!
Silvia Piacentino
Curiosità
Lo sai che il Re delle Dolomiti deve il suo nome a un Re?
Si tratta di un omaggio al Re Laurino, personaggio simbolo di molte leggende del Trentino Alto Adige.
La lavorazione del Re delle Dolomiti risale ai tempi delle antiche latterie turnarie, i cosiddetti kasel bellunesi, nei quali i piccoli allevatori mettevano insieme il latte e producevano collettivamente i vari formaggi.
A partire dagli anni ’70, al formaggio fu conferito il nome generico di “nostrano”, proprio per sottolineare l’origine locale del prodotto.
È negli anni ’80 che viene denominato con il nome Dolomiti, come siamo abituati a conoscerlo oggi, venendo poi iscritto nel 2012 nell’ Elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali della Regione Veneto.
Alla prossima curiosità!
